Luciano Salce (Roma, 25.09.1922 – Roma, 17.121989) è stato un attore di teatro, regista e paroliere italiano. Come autore di testi di musica leggera ha usato lo pseudonimo Pilantra. Ha esordito come attore cinematografico con Luigi Zampa in "Un americano in vacanza" (1946) insieme all'amico Adolfo Celi, con il quale poi si è trasferito in Brasile nei primi anni Cinquanta, dove diresse due film (Uma Pulga na Balança, 1953; Floradas na Serra, 1954). Rientrato in Italia nel 1955, nella seconda metà del decennio formò un tandem teatrale di successo con Vittorio Gassman. Contribuì al rinnovamento della commedia all'italiana lavorando a vicende satiriche con la coppia Castellano e Pipolo: nel suo film più compiuto, Il federale (1961), un Ugo Tognazzi alla sua "svolta" attoriale interpreta un fascista gregario di terz'ordine incaricato di accompagnare a Roma un professore antifascista. Seguirono, tra le altre pellicole, La voglia matta (1962) e Le ore dell'amore (1963), due pungenti commedie di costume sulla crisi esistenziale del "miracolo economico", sempre con Tognazzi protagonista; El Greco (1964); La pecora nera e Colpo di Stato (1968); Io e lui (1973) da Moravia; Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno (1974), con Paolo Villaggio. A metà anni settanta Salce portò sullo schermo un celebre personaggio creato proprio da Villaggio: Fantozzi (1975), cui seguì Il secondo tragico Fantozzi (1976). Nel 1978 cercò di ripetere lo stesso successo portandone un altro (Professor Kranz tedesco di Germania), ma l'esito fu negativo: in compenso, nello stesso 1975 sbancò i botteghini con la trasposizione cinematografica della commedia sofisticata L'anatra all'arancia, con Tognazzi e Monica Vitti. Nel 1982, dopo aver diretto Vieni avanti cretino con Lino Banfi, fu colpito da ictus cerebrale mentre presiedeva la giuria di Miss Italia a Salsomaggiore Terme. Tornò al lavoro nel 1984 dirigendo Johnny Dorelli ed Eleonora Giorgi in Vediamoci chiaro, prima di realizzare il suo ultimo lungometraggio (Quelli del casco) nel 1988, un anno prima della morte. Nel ventennale della scomparsa, il figlio Emanuele, insieme al critico Andrea Pergolari, gli dedica il documentario L'uomo dalla bocca storta, presentato tra gli eventi speciali della Festa del Cinema di Roma 2009, e la monografia Luciano Salce. Una vita spettacolare, edita dalla Edilazio di Roma.
Saturday, 24 October 2009
Commedia all'Italiana: Luciano Salce
Luciano Salce (Roma, 25.09.1922 – Roma, 17.121989) è stato un attore di teatro, regista e paroliere italiano. Come autore di testi di musica leggera ha usato lo pseudonimo Pilantra. Ha esordito come attore cinematografico con Luigi Zampa in "Un americano in vacanza" (1946) insieme all'amico Adolfo Celi, con il quale poi si è trasferito in Brasile nei primi anni Cinquanta, dove diresse due film (Uma Pulga na Balança, 1953; Floradas na Serra, 1954). Rientrato in Italia nel 1955, nella seconda metà del decennio formò un tandem teatrale di successo con Vittorio Gassman. Contribuì al rinnovamento della commedia all'italiana lavorando a vicende satiriche con la coppia Castellano e Pipolo: nel suo film più compiuto, Il federale (1961), un Ugo Tognazzi alla sua "svolta" attoriale interpreta un fascista gregario di terz'ordine incaricato di accompagnare a Roma un professore antifascista. Seguirono, tra le altre pellicole, La voglia matta (1962) e Le ore dell'amore (1963), due pungenti commedie di costume sulla crisi esistenziale del "miracolo economico", sempre con Tognazzi protagonista; El Greco (1964); La pecora nera e Colpo di Stato (1968); Io e lui (1973) da Moravia; Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno (1974), con Paolo Villaggio. A metà anni settanta Salce portò sullo schermo un celebre personaggio creato proprio da Villaggio: Fantozzi (1975), cui seguì Il secondo tragico Fantozzi (1976). Nel 1978 cercò di ripetere lo stesso successo portandone un altro (Professor Kranz tedesco di Germania), ma l'esito fu negativo: in compenso, nello stesso 1975 sbancò i botteghini con la trasposizione cinematografica della commedia sofisticata L'anatra all'arancia, con Tognazzi e Monica Vitti. Nel 1982, dopo aver diretto Vieni avanti cretino con Lino Banfi, fu colpito da ictus cerebrale mentre presiedeva la giuria di Miss Italia a Salsomaggiore Terme. Tornò al lavoro nel 1984 dirigendo Johnny Dorelli ed Eleonora Giorgi in Vediamoci chiaro, prima di realizzare il suo ultimo lungometraggio (Quelli del casco) nel 1988, un anno prima della morte. Nel ventennale della scomparsa, il figlio Emanuele, insieme al critico Andrea Pergolari, gli dedica il documentario L'uomo dalla bocca storta, presentato tra gli eventi speciali della Festa del Cinema di Roma 2009, e la monografia Luciano Salce. Una vita spettacolare, edita dalla Edilazio di Roma.
También intervino en serie TV sobre la "Bella Otero"
ReplyDeleteBasta Guardarla, 1970): Las tentaciones de Enriquetta
ReplyDeleteImportantes comentarios sobre Salce en "Il Blog di Orchidea De Santis"
ReplyDeleteLuciano Salce è stato un genio del cinema italiano. Ho dipinto sia con ironia che con drammaticità molte situazioni e personaggi di un'Italia che era e che tutt'ora è!
ReplyDeleteOskar