Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia e l'AD Fiat Sergio Marchionne si sono incontrati ieri per definire le strategie di ricatto volto ad ottenere il via libera del governo e dei sindacati ad una gestione unilaterale, fascista e padronale, degli stabilimenti automobilistici in Italia. O i lavoratori rinunceranno ai loro diritti, azzerando il contratto collettivo di lavoro e adattandosi a nuove regole dettate unicamente mirando al profitto e ai dividendi per gli azionisti oppure Fiat delocalizzerà la produzione e aprirà stabilimenti all'estero, dove potrà pagare stipendi da fame e istituire turni di lavoro massacranti senza alcun controllo delle parti sociali e sicuramente a discapito della qualità. Entrambi chiedono ulteriori sacrifici agli operai invocando nuovi valori di etica e di morale. Peccato che proprio coloro che parlano di etica e di morale abbiano la piena responsabilità di aver affamato e messo sul lastrico migliaia di famiglie.
Thursday, 29 July 2010
Monsters: M&M
Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia e l'AD Fiat Sergio Marchionne si sono incontrati ieri per definire le strategie di ricatto volto ad ottenere il via libera del governo e dei sindacati ad una gestione unilaterale, fascista e padronale, degli stabilimenti automobilistici in Italia. O i lavoratori rinunceranno ai loro diritti, azzerando il contratto collettivo di lavoro e adattandosi a nuove regole dettate unicamente mirando al profitto e ai dividendi per gli azionisti oppure Fiat delocalizzerà la produzione e aprirà stabilimenti all'estero, dove potrà pagare stipendi da fame e istituire turni di lavoro massacranti senza alcun controllo delle parti sociali e sicuramente a discapito della qualità. Entrambi chiedono ulteriori sacrifici agli operai invocando nuovi valori di etica e di morale. Peccato che proprio coloro che parlano di etica e di morale abbiano la piena responsabilità di aver affamato e messo sul lastrico migliaia di famiglie.
e' veramente una merda.
ReplyDeletemerda medioevale.
parole sante Marco, il conflitto di classe, che qualcuno vorrebbe spacciare per finito, non è mai stato così attuale e drammatico.
ReplyDeleteUn abbraccio Marco.
Massimo