Uno dei momenti migliori della Beatlesologia. Un paio di settimane fa ho visto in tele (BBC1)un programma in cui era ospite uno dei due ragazzi di colore che son nella foto che confermò come gli addetti ai lavori uscirono in strada a chiamare la gente per la registrazione. Ti puoi immaginare quando realizzò che non si trattava di uno scherzo. Devo dire molto emozionante. Tra l'altro tutti i presenti, essendo nient'altro che se stessi, hanno uno stile notevole!
L'esempio più eclatante di come i fantastici 4 usavano le voci secondo me l'abbiamo ascoltando la versione accapella di "because", quasi una polifonia madrigalista.
il fatto che i bitols, così come li hanno conosciuti i posteri, siano una artefatta creazione da studio di registrazione, opera di george martin ed in maniera minore george emerick , lo si evince dalle pessime registrazioni dal vivo che ci hanno lasciato (tipo l'orribBBbile hollywood bowl) dove la qualità sia tecnica che vocale è poca cosa rispetto alla ipervalutazione della band. erano una decente live rock n roll band fino a che non sparirono del tutto in studio, ma con intorno centinaia di bands contemporanee, famose o meno, che suonavano assai meglio.
because ha 9 tracce vocali, 3 per ciascuno, meno male che martin ci ha risparmiato ringo :o)), registrate singolarmente e corrette piu volte. il brano oltretutto è un furto di lennon a beethoven http://www.youtube.com/watch?v=zT9wOxPjIfo (o beathoven?.. :)
time machine: mettete i beatles nel 68/69 a fare dal vivo "because" e vedete la schifezza che ne viene fuori, quindi la battuta sui "noti errori vocali dei Fab Four" del cuggino ha fondamenta.
Caro Capitano, artefatti una bella minkia! I fab four hanno INTERamente registrato dal vivo Please Please Me, With The Beatles, parte del white album e Let It Be oltre a singoli quali Revolution e Hey Jude. All'inizio degli anni sessanta infatti non esistevano ancora le sovraincisioni totali e gli album erano tutti cmq parzialmente registrati live. Le registrazioni dei concerti sono effettivamente mediocri anche perchè l'amplificazione e le spie sul palco venivano regolarmente sovrastate dalle grida del pubblico. Quella che tu definisci "ipervalutazione" della band secondo me è dovuta all'enorme importanza storico culturale e al numero spropositato di hit composti ed eseguiti dai quattro, che non ha eguali in tutta la storia del Pop, dagli anni '50 ad oggi. Non è vero neanche che fossero scarsi come musicisti: Paul era (ed è) un ottimo bassista, uno dei pochi in grado di cantare e suonare contemporaneamente, George è riconoscibile tra 1.000 chitarristi e John? (no comment). Vero, George Martin era una sorta di Re Mida, il più preparato produttore pop britannico, un Direttore d'Orchestra che ha reso indimenticabili anche The Action, America, Aerovons, Jeff Beck....
"hanno INTERamente registrato dal vivo Please Please Me, With The Beatles, parte del white album e Let It Be oltre a singoli quali Revolution e Hey Jude"
ma tu come lo sai? eri là? ti ha scritto george martin? come dice il bitolsologo italiano ghedini “se ci sono registrazioni dei B. dal vivo in studio, sono false"
[hahaha alberto, come godiamo a provocare tarkus sui bitols... sono 30 e passa anni che lo facciamo....davide poi è un mago a confutare tutto ed il contrario di tutto, vediamo se re-interviene]
ghedini in effetti è horror. ma era una trasposizione su una frase da lui citata qualche gg fa riguardante lo psiconano imbonitore nudo. per il resto ovviamente scherzavo e provocavo, anche se devi ammetterlo, dal vivo nel periodo 65/66 erano sì un po scarsini, indipendentemente dalle urla delle fans
Questa te la devo proprio appoggiare, Dear Cap., ma più che scarsini erano scazzatini... Fatti tu una gavetta di tre anni ad Amburgo con 3 spettacoli ogni gg. sabato e domenica compresi... Vuol dire che se suoni lì una stagione è come se hai suonato 2 anni interi. Anche Sallusti cmq dorme in una bara.
Favoloso Tarkus!
ReplyDeleteUno dei momenti migliori della Beatlesologia. Un paio di settimane fa ho visto in tele (BBC1)un programma in cui era ospite uno dei due ragazzi di colore che son nella foto che confermò come gli addetti ai lavori uscirono in strada a chiamare la gente per la registrazione. Ti puoi immaginare quando realizzò che non si trattava di uno scherzo.
Devo dire molto emozionante.
Tra l'altro tutti i presenti, essendo nient'altro che se stessi, hanno uno stile notevole!
Sopratutto avranno coperto i noti errori vocali dei Fab Four...
ReplyDeleteL'esempio più eclatante di come i fantastici 4 usavano le voci secondo me l'abbiamo ascoltando la versione accapella di "because", quasi una polifonia madrigalista.
ReplyDeleteil fatto che i bitols, così come li hanno conosciuti i posteri, siano una artefatta creazione da studio di registrazione, opera di george martin ed in maniera minore george emerick , lo si evince dalle pessime registrazioni dal vivo che ci hanno lasciato (tipo l'orribBBbile hollywood bowl) dove la qualità sia tecnica che vocale è poca cosa rispetto alla ipervalutazione della band. erano una decente live rock n roll band fino a che non sparirono del tutto in studio, ma con intorno centinaia di bands contemporanee, famose o meno, che suonavano assai meglio.
ReplyDeletebecause ha 9 tracce vocali, 3 per ciascuno, meno male che martin ci ha risparmiato ringo :o)), registrate singolarmente e corrette piu volte. il brano oltretutto è un furto di lennon a beethoven
http://www.youtube.com/watch?v=zT9wOxPjIfo
(o beathoven?.. :)
time machine: mettete i beatles nel 68/69 a fare dal vivo "because" e vedete la schifezza che ne viene fuori, quindi la battuta sui "noti errori vocali dei Fab Four" del cuggino ha fondamenta.
Caro Capitano, artefatti una bella minkia! I fab four hanno INTERamente registrato dal vivo Please Please Me, With The Beatles, parte del white album e Let It Be oltre a singoli quali Revolution e Hey Jude. All'inizio degli anni sessanta infatti non esistevano ancora le sovraincisioni totali e gli album erano tutti cmq parzialmente registrati live. Le registrazioni dei concerti sono effettivamente mediocri anche perchè l'amplificazione e le spie sul palco venivano regolarmente sovrastate dalle grida del pubblico. Quella che tu definisci "ipervalutazione" della band secondo me è dovuta all'enorme importanza storico culturale e al numero spropositato di hit composti ed eseguiti dai quattro, che non ha eguali in tutta la storia del Pop, dagli anni '50 ad oggi. Non è vero neanche che fossero scarsi come musicisti: Paul era (ed è) un ottimo bassista, uno dei pochi in grado di cantare e suonare contemporaneamente, George è riconoscibile tra 1.000 chitarristi e John? (no comment).
ReplyDeleteVero, George Martin era una sorta di Re Mida, il più preparato produttore pop britannico, un Direttore d'Orchestra che ha reso indimenticabili anche The Action, America, Aerovons, Jeff Beck....
"hanno INTERamente registrato dal vivo Please Please Me, With The Beatles, parte del white album e Let It Be oltre a singoli quali Revolution e Hey Jude"
ReplyDeletema tu come lo sai? eri là? ti ha scritto george martin? come dice il bitolsologo italiano ghedini “se ci sono registrazioni dei B. dal vivo in studio, sono false"
[hahaha alberto, come godiamo a provocare tarkus sui bitols... sono 30 e passa anni che lo facciamo....davide poi è un mago a confutare tutto ed il contrario di tutto, vediamo se re-interviene]
Ho letto solo 70 biografie, alcune anche autorizzate! Bella quella di Ghedini anche se non sono siquro di aver capito... parlavi dell'attore Horror?
ReplyDeleteghedini in effetti è horror. ma era una trasposizione su una frase da lui citata qualche gg fa riguardante lo psiconano imbonitore nudo. per il resto ovviamente scherzavo e provocavo, anche se devi ammetterlo, dal vivo nel periodo 65/66 erano sì un po scarsini, indipendentemente dalle urla delle fans
ReplyDeleteQuesta te la devo proprio appoggiare, Dear Cap., ma più che scarsini erano scazzatini... Fatti tu una gavetta di tre anni ad Amburgo con 3 spettacoli ogni gg. sabato e domenica compresi...
ReplyDeleteVuol dire che se suoni lì una stagione è come se hai suonato 2 anni interi.
Anche Sallusti cmq dorme in una bara.