Non c'è un cazzo da festeggiare quando si parla di lavoro. Qui si parla addirittura di celebrarlo (qui 1°maggio intendo, non MagicMac). E' solo merda,e quindi una giornata di merda.
Albe, per me esistono due "atteggiamenti" verso il lavoro, uno di rifiuto l'altro di elogio, tutti e due (spesso coesistono, convivono in ognuno di noi, in eterno conflitto) hanno come aspirazione l'emancipazione e la libertà delle persone dall'arbitrio dei potenti, dei ricchi, dei mafiosi eccetra, con il lavoro generazioni di diseredati hanno conquistato identità, promozione sociale, uguaglianza, benessere.
Sarà pure rituale, ma ogni anno festeggio il 1° Maggio e non dimentico i Martiri di Chicago
Non c'è nessuna emancipazione nel lavoro, tantomeno dai potenti che esistono solo perchè esiste il lavoro, altrimenti chiccazzo se li inculerebbe? Oppure se si accetta, i potenti diventano una necessità in quanto bisogna pur gestire la potenza generata dal lavoro.
Chi lavora è un colglione e basta (come me), chi muore sul lavoro purtroppo è uno sfigato coglione.
senza il lavoro non esisterebbe niente di buono per me, tipo i dischi su cui è incisa la musica, suonata da musicisti con strumenti costruiti da qualcuno e amplificati da elettroniche costruite da qualcun'altro, diffusa da altoparlanti fatti da altri ancora e così via. E per godere mi tocca metterci del grano, guadagnato facendo qualcos'altro e così via...
"...Dov'è Jones il suonatore Che fu sorpreso dai suoi novant' anni E con la vita avrebbe ancora giocato Lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino E mai un pensiero non al denaro, non all' amore né al cielo Lui sì, sembra di sentirlo cianciare ancora delle porcate Mangiate in strada nelle ore sbagliate Sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquori "Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?"
Caro Andrea, è vero quello che tu dici ma da sempre l'obbligo di produrre aliena la capacità di creare. Il mondo del lavoro è da sempre strutturato come una schiavitù e non c'è parvenza di organizzazione moderna, negli anni settanta gli stipendi erano più alti e si parlava di "lavorare meno per lavorare tutti". Io capisco molto Alberto perchè si sente ricattato dal lavoro. Visto che la vita è una non è concepibile che per quattro soldi una persona debba sacrificarla pressochè INTERamente.
Se io passo 9 o 10 ore a fare cose (che possono anche piacermi) delle quali non mi frega niente, per persone che nella migliore delle ipotesi detesto, o non so neppure chi siano, io butto la mia esistenza nel cesso. Considerando poi che se ne ha bisogno per campare e che le cifre in ballo (quando le prendi) sono ridicole e come avere tirato pure lo sciaquone.
Non che non mi renda conto ad ogni modo che probabilmente si tratta del modo più conveniente (diciamo così) per mandare avanti le cose.
la discussione potrebbe andare avanti all'infinito, qualunque società umana è basata sul lavoro..
per me la questione è il "governo" del proprio tempo, estremizzo con la galera, non sono libero e la cella è piccola, potrei impazzire ma se riesco anche solo a strappare un pò di tempo per me da quello coatto (e la giornata è lunghissima) sono più "libero" di chi non lo fa. Leggo, mi laureo e poi faccio l'avvocato di me stesso (estremizzo), e un pò li ho inculati nonostante le restrizioni e quant'altro.
penso che si possa applicare anche al lavoro, con quello stile e way of life alla mods per esempio
sminuire il lavoro è una sconfitta in partenza anche se mi fa schifo (al limite ne cerco un altro) perchè farsi fottere due volte?
13 comments:
Fanno anche quet'anno quel inutile e tedioso concerto?
Credo di sì, come da copione. Odioso è la parola giusta.
in mancanza di meglio mi tengo stretta l'odiosa e inutile kermesse che non seguirò
pranzo con lasagne al pesto e poi acciughe a volontà
W il Primo Maggio
Buon appetito!
Grande Andrea!
Non c'è un cazzo da festeggiare quando si parla di lavoro.
Qui si parla addirittura di celebrarlo (qui 1°maggio intendo, non MagicMac).
E' solo merda,e quindi una giornata di merda.
Phanqulo
Albe, per me esistono due "atteggiamenti" verso il lavoro, uno di rifiuto l'altro di elogio, tutti e due (spesso coesistono, convivono in ognuno di noi, in eterno conflitto) hanno come aspirazione l'emancipazione e la libertà delle persone dall'arbitrio dei potenti, dei ricchi, dei mafiosi eccetra, con il lavoro generazioni di diseredati hanno conquistato identità, promozione sociale, uguaglianza, benessere.
Sarà pure rituale, ma ogni anno festeggio il 1° Maggio e non dimentico i Martiri di Chicago
Non c'è nessuna emancipazione nel lavoro, tantomeno dai potenti che esistono solo perchè esiste il lavoro, altrimenti chiccazzo se li inculerebbe?
Oppure se si accetta, i potenti diventano una necessità in quanto bisogna pur gestire la potenza generata dal lavoro.
Chi lavora è un colglione e basta (come me), chi muore sul lavoro purtroppo è uno sfigato coglione.
...opinione direi più che condivisibile.
senza il lavoro non esisterebbe niente di buono per me, tipo i dischi su cui è incisa la musica, suonata da musicisti con strumenti costruiti da qualcuno e amplificati da elettroniche costruite da qualcun'altro, diffusa da altoparlanti fatti da altri ancora e così via. E per godere mi tocca metterci del grano, guadagnato facendo qualcos'altro e così via...
"...Dov'è Jones il suonatore
Che fu sorpreso dai suoi novant' anni
E con la vita avrebbe ancora giocato
Lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino
E mai un pensiero non al denaro, non all' amore né al cielo
Lui sì, sembra di sentirlo cianciare ancora delle porcate
Mangiate in strada nelle ore sbagliate
Sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquori
"Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?"
Caro Andrea, è vero quello che tu dici ma da sempre l'obbligo di produrre aliena la capacità di creare. Il mondo del lavoro è da sempre strutturato come una schiavitù e non c'è parvenza di organizzazione moderna, negli anni settanta gli stipendi erano più alti e si parlava di "lavorare meno per lavorare tutti". Io capisco molto Alberto perchè si sente ricattato dal lavoro. Visto che la vita è una non è concepibile che per quattro soldi una persona debba sacrificarla pressochè INTERamente.
Se io passo 9 o 10 ore a fare cose (che possono anche piacermi) delle quali non mi frega niente, per persone che nella migliore delle ipotesi detesto, o non so neppure chi siano, io butto la mia esistenza nel cesso. Considerando poi che se ne ha bisogno per campare e che le cifre in ballo (quando le prendi) sono ridicole e come avere tirato pure lo sciaquone.
Non che non mi renda conto ad ogni modo che probabilmente si tratta del modo più conveniente (diciamo così) per mandare avanti le cose.
concordo, ma che c'entra il lavoro?
la discussione potrebbe andare avanti all'infinito, qualunque società umana è basata sul lavoro..
per me la questione è il "governo" del proprio tempo, estremizzo con la galera, non sono libero e la cella è piccola, potrei impazzire ma se riesco anche solo a strappare un pò di tempo per me da quello coatto (e la giornata è lunghissima) sono più "libero" di chi non lo fa. Leggo, mi laureo e poi faccio l'avvocato di me stesso (estremizzo), e un pò li ho inculati nonostante le restrizioni e quant'altro.
penso che si possa applicare anche al lavoro, con quello stile e way of life alla mods per esempio
sminuire il lavoro è una sconfitta in partenza anche se mi fa schifo (al limite ne cerco un altro) perchè farsi fottere due volte?
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