George Orwell ( pseudonimo di Eric Arthur Blair; Motihari, 25.06.1903 – Londra, 21.01.1950) è stato uno scrittore, giornalista e glottoteta britannico.
Conosciuto come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del XX secolo. Probabilmente è meglio noto per due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta; l'allegoria politica de La fattoria degli animali e 1984. che descrive una così vivida distopia totalitaria dall'aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo "orwelliano", oggi diffusamente utilizzato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico. Era e rimase sempre d'ispirazione socialista ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli orrori del comunismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin lo portarono a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte di sinistra europea. Nel 1946 Orwell scriveva di sé: "Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io."
Conosciuto come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del XX secolo. Probabilmente è meglio noto per due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta; l'allegoria politica de La fattoria degli animali e 1984. che descrive una così vivida distopia totalitaria dall'aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo "orwelliano", oggi diffusamente utilizzato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico. Era e rimase sempre d'ispirazione socialista ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli orrori del comunismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin lo portarono a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte di sinistra europea. Nel 1946 Orwell scriveva di sé: "Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io."
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