Tuesday 17 May 2011

Colours: Salvador Dalì


Salvador Dalì - La mano di Dalí toglie un Toson D’oro a forma di nuvola per mostrare a Gala l’aurora tutta nuda, molto molto lontana dietro il sole, 1977.

7 comments:

Cpt.Stax said...

quasi quasi è più bello il nome del quadro del quadro stesso...

Tarkus said...

Non sono d'accordo, per me era un genio. Tu che sai tutto: cos'è un "toson d'oro"?

Cpt.Stax said...

Il Toson d'Oro è la massima onorificenza cattolica europea, assegnata in passato dall'Imperatore e dal re di Spagna, riservato unicamente ai monarchi; spetta inoltre e di diritto, al Gran Maestro dell'Ordine di Malta.
Le vicende storiche dell'Ordine del Toson d'Oro risalgono al 10 gennaio 1429 quando Filippo il Buono Duca di Borgogna, in occasione delle sue nozze con la Principessa Isabella di Portogallo, volle ricordare questo avvenimento; il primo statuto reca la data del 27 Novembre 1430.

Era destinato in origine a riunire trentuno cavalieri di rango ( all’origine erano 21) con virtù eccezionali come gli Argonauti, mitici cercatori del Vello d'Oro, alla cui leggenda s'ispirava. Dovevano formare una compagnia molto affiatata basata sulla fratellanza, dovevano sostenere il “grande maestro”, esaltare l’onore della cavalleria e proteggere la religione cristiana. Ognuno di loro doveva portare un collare con appeso il Toson in oro.

Non c'è da stupirsi che un sovrano cristiano si sia ispirato a un mito pagano per la costituzione di un ordine destinato a primeggiare nello scenario araldico europeo, poiché nel suo valore simbolico la vicenda del Vello o Tosone d'Oro (la pelle dell'ariete sacro a Giove ricercata da Giasone per preservarsi dalle potenze infernali e ritrovare il regno perduto) si avvicina moltissimo a quella del Graal ( calice).

Esiste una straordinaria analogia tra il Vello della tradizione mitologica pagana e il santo Graal di quella cristiana. La sacralità di entrambi ha origine divina: la pelle proviene dall'animale alato di Zeus, il calice dal tavolo dell'ultima cena. La sua insegna è una pelle di montone d'oro, il Tosone o Vello d'Oro, pendente da una catena anch'essa d'oro, adornata con delle B che indicano la casa fondatrice di Borgogna, irradianti scintille.

L’ordine del Toson d’Oro è legato alla corona ed è divenuto ereditario con essa, la sua storia è legata alle massime sovranità d'Europa, fino ad essere condiviso, in seguito alla "Pace di Vienna" del 1725, dagli Asburgo dell'impero austriaco e i Borboni di Spagna. L’attuale re di Spagna Juan Carlos I, quando veste in alta uniforme porta il collare del Toson d‘oro.

Anche Napoleone venne insignito di questa onorificenza e tra gli effetti personali, nel suo testamento, comparve il collare del Toson d’Oro che lasciò al fratello ed il” merletto dell’Imperatore “che lasciò alla sorella. (dal testamento stilato nell’isola di S. Elena 15 aprile 1821).

Nella cattedrale Sint Salvadors, la prima chiesa gotica in laterizio costruita in Belgio (XIII-XV secolo), si può vedere un maestoso coro con stalli che riportano gli stemmi dei cavalieri del Toson d'Oro.

Il re di Spagna Juan Carlos, quando veste in uniforme, indossa sempre il simbolo del toson d’oro
Anche il principe Felipe, il giorno del suo matrimonio indossava il simbolo del toson d’oro

Tarkus said...

Aaah! Capito.
Quindi una stronzata!
GRZ Cap.

Cpt.Stax said...

ma come, ho impiegato 3 ore tra biblioteca comunale, copiare tutto a mano da 7 fonti diverse, disponendole secondo una forma logica, ricopiate ancora sul pc (uso solo i due diti medii...o le due dita medie?) e mi liquidi cosi?

almeno onorificami con un toson di tolla..

Tarkus said...

Quindi tu lo classificheresti come "premio Mod"?

Anonymous said...

Per quanto riguarda quest'opera di Dalì (1977) il riferimento oltre alla mano che toglie etc.....è anche il grande riferimento al pittore francese Claude Lorrain, e in particolare il 'riproporre' la sua opera del 1639, dal titolo 'Porto marittimo al tramonto' (il pittore francese propone un paesaggio 'idealizzato' e non 'naturale'), di cui Dalì dà una versione stereoscopica, cioè un'immagine per ciascun occhio, inventando ciò che egli chiama 'iperrealismo metafisico' che 'imprigiona la terza dimensione' e cerca di andare oltre...cioè alla ricerca della quarta dimensione. Bye